Formazione "il FIGLIO dell'UOMO" ARGOMENTO dalla STAMPA QUOTIDIANA
L'ARGOMENTO DI OGGI |
Aderite all" ORDINE LAICO dei " CAVALIERI del FIGLIO dell'UOMO" per VIVERE il VANGELO, Diventate CAVALIERI del FIGLIO dell'UOMO vivendo la Vostra VITA in FAMIGLIA e sul LAVORO secondo VIA, VERITA' VITA |
Cei: "Basta pacchetto sicurezza è ora del pacchetto integrazione" ROMA - Oltre alla sicurezza, in tema di immigrazione l'Italia deve puntare sull'integrazione, perché "senza un 'pacchetto integrazione' non c`è una vera politica migratoria". Lo ha detto monsignor Bruno Schettino, presidente della Commissione episcopale migrazioni e migrantes, che ha commentato il XIX rapporto Il rapporto Caritas-Migrantes registra un aumento di stranieri pari al 13,4% E' straniero un abitante su 14, la metà è donna. Prevalgono i giovani Immigrati, oltre 4 milioni i regolari L'Italia supera la media europea Gli sbarchi sulle coste influiscono solo dell'1% sulla popolazione straniera 2009-10-28 |
Ingegneria Impianti Industriali
Elettrici Antinvendio |
ST
DG Studio TecnicoDalessandro Giacomo SUPPORTO ENGINEERING-ONLINE |
L'ARGOMENTO DI OGGI |
Il Mio Pensiero:
Dal Sito Internet di
per l'articolo completo vai al sito Internet
2009-10-28
CORRIERE della SERA
per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.corriere.it2009-10-28 Nuovo affondo della Cei sul pacchetto sicurezza: "Meglio l'integrazione" Immigrati, l'Italia supera la media Ue "Quelli regolari sono 4,5 milioni" Il rapporto Caritas: gli stranieri con permesso di soggiorno sono il 7,2% dei residenti MILANO - Sono 4 milioni e mezzo gli immigrati regolari in Italia. Lo stima il rapporto 2009 sull'immigrazione della Caritas/Migrantes, presentato mercoledì. Nello studio si sottolinea come il nostro Paese per la prima volta nel 2008 - anno in cui gli immigrati sono cresciuti del 13,4% (+458.644 unità) - abbia superato la media europea (6,2%) per presenza di immigrati in rapporto ai residenti. I regolari, in particolare sono 4.330.000, il 7,2% dei residenti. Ma superano i 4 milioni e mezzo se si considerano i circa 300 mila regolarizzati lo scorso mese. È straniero un abitante su 14 , circa la metà è donna. Nel 2050, secondo quanto sottolineato da Franco Pittau, coordinatore del dossier sull'immigrazione della Caritas/Migrantes (con riferimento alle previsioni dell'Istat) l'Italia sarà chiamata a convivere ben oltre 12 milioni di immigrati, la cui presenza "sarà necessaria per il funzionamento del paese". LA CEI: "BASTA PACCHETTO SICUREZZA" - La presentazione del rapporto della Caritas è l'occasione per un nuovo affondo della Cei sul pacchetto sicurezza. "Da più di un anno sentiamo parlare del pacchetto sicurezza che, con la sua insistenza, ha rafforzato il malinteso che sia fondato equiparare gli immigrati ai delinquenti. Poco, invece, si è sentito parlare del "pacchetto integrazione", di un'impostazione più equilibrata che non trascura gli aspetti relativi alla sicurezza ma li contempera con la necessità di considerare gli immigrati come nuovi cittadini portandoli a e essere soggetti attivi e partecipi nella societá che li ha accolti" ha detto monsignor Bruno Schettino, presidente della Commissione episcopale per l'immigrazione e vescovo di Capua nel corso della presentazione del dossier Caritas. "La Conferenza Episcopale Italiana, con toni meditati ma fermi e ripetuti - ha aggiunto il monsignore - ha avuto modo di sottolineare che senza integrazione non c'è politica migratoria. La vera sicurezza nasce dall'integrazione". Tale posizione della Chiesa italiana, ha sottolineato mons. Schettino, nasce dalla "concezione del migrante come persona portatrice di diritti fondamentali inalienabili, concezione collegata direttamente con la fede in Dio Padre di tutti. Le decisioni politiche trovano un limite nel rispetto della dignità delle persone". "È sulla base di queste motivazioni - ha aggiunto ancora il vescovo - che l'eccessiva enfasi posta sul pacchetto sicurezza ha visto perplessa e contrariata la comunità ecclesiale, ai vertici e alla base, specialmente tra le migliaia di operatori pastorali impegnati nel campo dell'immigrazione. È eccessiva la sperequazione tra l'interesse a difenderci da eventuali problemi connessi con l'immigrazione e il dovere di accoglierla". IL RAPPORTO DELLA CARITAS - Secondo il rapporto 2009 sull'immigrazione della Caritas/Migrantes gli immigrati regolari in Italia sono 4 milioni e mezzo. Nello studio si sottolinea come il nostro Paese per la prima volta nel 2008 - anno in cui gli immigrati sono cresciuti del 13,4% (+458.644 unità) - abbia superato la media europea (6,2%) per presenza di immigrati in rapporto ai residenti. I regolari, in particolare sono 4.330.000, il 7,2% dei residenti. Ma superano i 4 milioni e mezzo se si considerano i circa 300 mila regolarizzati lo scorso mese. È straniero un abitante su 14 , circa la metà è donna. Nel 2050, secondo quanto sottolineato da Franco Pittau, coordinatore del dossier sull'immigrazione della Caritas/Migrantes (con riferimento alle previsioni dell'Istat) l'Italia sarà chiamata a convivere ben oltre 12 milioni di immigrati, la cui presenza "sarà necessaria per il funzionamento del paese". I NUMERI - Il dossier sottolinea inoltre che oltre la metà degli stranieri regolari in Italia sono passati per le vie dell'irregolarità e sono stati quindi oggetto di regolarizzazioni. Sugli immigrati - sottolinea il rapporto - "non esiste alcuna emergenza criminalità, non ci distinguiamo in negativo nel confronto europeo. Mentre la vera emergenza, stando alle statistiche, è il catastrofismo migratorio, l'incapacità di prendere atto del ruolo assunto dall'immigrazione nello sviluppo del nostro paese". Gli stranieri sono il 7,2% dei residenti ma se si fa riferimento ai più giovani (fino a 39 anni), gli immigrati sono il 10%. Siamo sulla scia della Spagna (5 milioni) e non tanto distanti dalla Germania (7 milioni). Fra gli immigrati, prevale la provenienza da paesi europei (53,6%, per più della metà da paesi comunitari); seguono africani (22,4%), asiatici (15,8%), americani (8,1%). Le prime cinque comunità superano la metà dell'intera presenza: 800 mila romeni, 440 mila albanesi, 400 mila marocchini, 170 mila cinesi e 150 mila ucraini. Le maggiori presenze si hanno al Nord (62,1%); il 25,1% al Centro, il 12,8% al Meridione. Prima regione e la Lombardia (23,3%) seguita dal Lazio (11,6%) e Veneto (11,7%). Oltre un quinto degli stranieri sono minori (862.453), 5 punti percentuali in più rispetto agli italiani (22% contro 16,7%). I nuovi nati da entrambi i genitori stranieri (72.472) hanno inciso nel 2008 per il 12,6% sul totale delle nascite. Altri 40 mila minori sono giunti a seguito di ricongiungimento. Tra nati in Italia e ricongiunti, il 2008 è stato l'anno in cui i minori, per la prima volta, sono aumentati di oltre 100 mila unità. Oltre metà degli stranieri sono cristiani, un terzo musulmani. Le acquisizioni di cittadinanza sono quadruplicate dal 2000 (39.484 nel 200). Dal 1995 sono stati celebrati 222.521 matrimoni misti (un decimo solo lo scorso anno); non mancano i fallimenti, il 6,7% finisce con una separazione, il 5,7% con un divorzio. Ogni anno, infine, si laureano in Italia 6 mila stranieri. Buona parte di questi sono destinati a diventare la classe dirigente nel paese di origine.
28 ottobre 2009
|
REPUBBLICA per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.repubblica.it/2009-10-28 Il presidente della Commissione episcopale migrazioni e migrantes attacca la politica del governo: "Senza integrazione non c'è vera politica migratoria" Cei: "Basta pacchetto sicurezza è ora del pacchetto integrazione" "Il cliché dell'immigrato-delinquente non trova riscontro nei dati statistici e vacilla anche il cliché 'italiani brava gente' a seguito dei ricorrenti atti di razzismo" Cei: "Basta pacchetto sicurezza è ora del pacchetto integrazione" ROMA - Oltre alla sicurezza, in tema di immigrazione l'Italia deve puntare sull'integrazione, perché "senza un 'pacchetto integrazione' non c`è una vera politica migratoria". Lo ha detto monsignor Bruno Schettino, presidente della Commissione episcopale migrazioni e migrantes, che ha commentato il XIX rapporto caritas/migrantes sull'immigrazione presentato oggi a Roma. "Da più di un anno sentiamo parlare del pacchetto sicurezza - ha detto monsignor Schettino - che, con la sua insistenza, ha rafforzato il malinteso che sia fondato equiparare gli immigrati ai delinquenti. Poco, invece, si è sentito parlare del 'pacchetto integrazione', di un'impostazione più equilibrata che non trascura gli aspetti relativi alla sicurezza ma li contempera con la necessità di considerare gli immigrati come nuovi cittadini portandoli a e essere soggetti attivi e partecipi nella società che li ha accolti". "La Conferenza Episcopale Italiana, con toni meditati ma fermi e ripetuti - ha aggiunto il vescovo - ha avuto modo di sottolineare che senza integrazione non c'è politica migratoria. Alla 58esima assemblea generale della Conferenza episcopale italiana nel giugno scorso, il cardinal Bagnasco ha ribadito che per governare l'immigrazione non basta concentrarsi sulle sole esigenze di ordine pubblico. La vera sicurezza nasce dall'integrazione". Tale posizione della Chiesa italiana, ha sottolineato ancora monsignor Schettino, nasce dalla "concezione del migrante come persona portatrice di diritti fondamentali inalienabili, concezione collegata direttamente con la fede in Dio Padre di tutti. Le decisioni politiche trovano un limite nel rispetto della dignità delle persone". "E' sulla base di queste motivazioni - ha aggiunto ancora il vescovo - che l'eccessiva enfasi posta sul pacchetto sicurezza ha visto perplessa e contrariata la comunità ecclesiale, ai vertici e alla base, specialmente tra le migliaia di operatori pastorali impegnati nel campo dell'immigrazione. E' eccessiva la sperequazione tra l'interesse a difenderci da eventuali problemi connessi con l'immigrazione e il dovere di accoglierla". Il vescovo ha ancora sottolineato che "parlando di immigrazione prevalgono, infatti, di gran lunga i benefici che essa arreca sugli inconvenienti che comporta. Inoltre, non si tratta di un fenomeno eliminabile a piacere, anche perché la presenza immigrata è funzionale allo sviluppo del Paese, essendo un puntello al nostro malandato andamento demografico e alle carenze del mercato occupazionale". "Molto opportunamente - ha detto ancora monsignor Schettino - il dossier di quest'anno, ridimensionando l'allarme criminalità, sottolinea che il cliché dell`immigrato-delinquente non trova riscontro nei dati statistici e che inizia a vacillare anche il cliché 'italiani brava gente' a seguito dei ricorrenti atti di razzismo e intolleranza nei confronti degli immigrati". "Con serenità - ha proseguito il monsignore - possiamo affermare che bisogna cambiare e favorire condizioni di vita più serene per noi stessi e per gli immigrati. A questo fine dobbiamo impegnarci per raggiungere una maggiore funzionalità della pubblica amministrazione negli adempimenti che regolano la vita degli immigrati. Dobbiamo favorire un loro inserimento nella società, che certamente comporta da parte degli immigrati l`osservanza dei doveri di cittadini ma anche, da parte nostra, una loro maggiore accettazione a tutti i livelli: di inserimento lavorativo (come si è fatto con l`ultima regolarizzazione), di cittadinanza (come è stato fatto con una recente proposta di legge), religioso (evitando che dio venga invocato per contrapporci gli uni gli altri), politico (con maggiori aperture a livello di voto amministrativo)", ha concluso schettino. (28 ottobre 2009
Il rapporto Caritas-Migrantes registra un aumento di stranieri pari al 13,4% E' straniero un abitante su 14, la metà è donna. Prevalgono i giovani Immigrati, oltre 4 milioni i regolari L'Italia supera la media europea Gli sbarchi sulle coste influiscono solo dell'1% sulla popolazione straniera "Troppa confusione tra clandestini, irregolari e richiedenti asilo e protezione umanitaria" Immigrati, oltre 4 milioni i regolari L'Italia supera la media europea ROMA - Gli immigrati regolari in Italia sono più di 4 milioni e mezzo, con una crescita del 13,4% nel 2008. Per la prima volta il nostro Paese ha superato la media europea (6,2%) per presenza di stranieri in rapporto ai residenti. E' questa la fotografia del fenomeno dell'immigrazione contenuta nel rapporto 2009 della Caritas-Migrantes Immigrati regolari: composizione e provenienza. I regolari sono 4.330.000, il 7,2% dei residenti. Ma superano i 4 milioni e mezzo se si considerano i circa 300 mila regolarizzati lo scorso mese. E' straniero un abitante su 14 , circa la metà è donna. Più di un quinto della popolazione straniera è costituito da minori (862.453), 5 punti percentuali in piu' rispetto a quanto avviene tra gli italiani (22% contro 16,7%). A prevalere sono ancora gli stranieri di origine europea (53,6%), seguiti dagli africani (22,4%), dagli asiatici (15,8%) e dagli americani (8,1%). Immigrazione irregolare. Influiscono in misura irrilevante le poche decine di migliaia di sbarchi, pari a meno dell'1% della presenza regolare. Nel 2008 sono state 36.951 le persone sbarcate sulle coste italiane, 17.880 i rimpatri forzati, 10.539 gli stranieri transitati nei centri di identificazione ed espulsione e 6.358 quelli respinti alle frontiere. Non si tratterebbe neppure di un cinquantesimo rispetto alla presenza di immigrati regolari in Italia. Eppure - evidenzia il rapporto - il contrasto dei flussi irregolari ha monopolizzato l'attenzione dell'opinione pubblica e le decisioni politiche; tanto più che il rapporto tra allontanati e intercettati è di 34 ogni 100 (il più basso dal 2004) e si registra una crescente confusione tra immigrati "clandestini", irregolari, richiedenti asilo e persone aventi diritto alla protezione umanitaria. Lavoro. I lavoratori stranieri sono quasi un decimo degli occupati. Quasi la metà è iscritto ai sindacati. I dati del 2007 evidenziano un apporto all'economia italiana che ammonta a 134 miliardi di euro, pari al 9,5% del prodotto interno lordo. La Banca d'Italia stima che agli immigrati vada il 2,5% di tutte le spese di istruzione, pensione, sanità e prestazioni di sostegno al reddito, all'incirca la metà di quello che assicurano in termini di gettito. Click here to find out more! Scuola. Sale anche uil numero degli alunni figli di genitori stranieri, che ammontano a 628.937 su un totale di 8.943.796 iscritti, per un'incidenza del 7%. L'incidenza più elevata si registra nelle scuole elementari (8,3%). Di questi studenti, 1 ogni 6 è romeno, 1 ogni 7 albanese e 1 ogni 8 marocchino. Quasi 4 su 10 (37%) sono nati in Italia e di questo Paese si considerano cittadini. E il rapporto sale a 7 su 10 tra gli iscritti alla scuola dell'infanzia. (28 ottobre 2009) |
L'UNITA' per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.unita.it2009-10-28 Rapporto Caritas, gli immigrati regolari sono 4,5 milioni, La Cei: ora serve integrazione La crisi economica e finanziaria non ha fermato la crescita dell'immigrazione in Italia: il numero dei migranti sul territorio nazionale ha raggiunto quota 4,5 milioni se si considerano le presenze regolari non ancora registrate e la regolarizzazione a settembre 2009 di colf e badanti. A rivelarlo, l'ultimo rapporto sull'immigrazione Caritas-Migrantes diffuso oggi in diverse città, secondo cui un abitante su 14 (7,2%) è un cittadino straniero, e l'incidenza è maggiore tra i minori e i giovani-adulti (18-44). Inoltre, l'aumento annuo di 250mila unità, considerato nelle previsioni dell'Istat come scenario alto, è risultato inferiore a quanto effettivamente avvenuto: +458.644 residenti nel 2008, ovvero +13,4 per cento rispetto all'anno precedente. Secondo il rapporto, il numero dei cittadini stranieri residenti in Italia, incluse le presenze regolari non ancora registrate in anagrafe, ha raggiunto quota 4.330.000 (nel 2005 erano 2.670.514 e, a fine 2008, 3.891.295). Il 2008 è stato il primo anno in cui l'Italia, per incidenza degli stranieri residenti sul totale della popolazione, si è collocata al di sopra della media europea e, seppure ancora lontana da Germania e Spagna (con incidenze rispettivamente dell'8,2 per cento e dell'11,7), ha superato la Gran Bretagna (6,3). Nei Paesi di più antica tradizione migratoria, però, è molto più elevato il numero di cittadini nazionali di origine immigrata, essendo più agevole la normativa sull'accesso alla cittadinanza: in Francia il 23 per cento della popolazione ha genitori o nonni di origine immigrata; in Germania, mentre i cittadini stranieri sono scesi a circa l'8 per cento, quelli con un passato migratorio raggiungono il 18. In Italia, dove questa distinzione non è statisticamente agevole, nel 2008 si è giunti a quasi 40mila casi di acquisizione di cittadinanza a seguito di matrimonio o di anzianità di residenza. Il rapporto rivela poi che tra gli immigrati continua a prevalere la presenza di origine europea (53,6 per cento, per più della metà da Paesi comunitari). Seguono gli africani (22,4), gli asiatici (15,8) e gli americani (8,1). Le prime cinque collettività superano la metà dell'intera presenza (800mila romeni, 440mila albanesi, 400mila marocchini, 170mila cinesi e 150mila ucraini). A livello territoriale il Centro (25,1 per cento) e il Meridione (12,8) risultano molto distanziati dal Nord quanto a numero di residenti stranieri (62,1), così come il Lazio (11,6) lo è dalla Lombardia (23,3), tra l'altro preceduto dal Veneto (11,7). Il rapporto nega che l'incremento dell'immigrazione coincida con un aumento dlela criminalità. Nel periodo 2001-2005 infatti l'aumento degli stranieri residenti è stato del 101% mentre le denunce presentate contro stranieri sono aumentate del 46%. Anche il tasso di criminalità degli stranieri è paragonabile a quello degli italiani. "Da più di un anno sentiamo parlare del pacchetto sicurezza che, con la sua insistenza, ha rafforzato il malinteso che sia fondato equiparare gli immigrati ai delinquenti. Poco, invece, si è sentito parlare del 'pacchetto integrazione', di un'impostazione più equilibrata che non trascura gli aspetti relativi alla sicurezza ma li contempera con la necessità di considerare gli immigrati come nuovi cittadini portandoli a e essere soggetti attivi e partecipi nella società che li ha accolti". È quanto ha affermato mons. Bruno Schettino, presidente della Commissione episcopale per l'immigrazione e vescovo di Capua, nel corso della presentazione del Dossier. "La Conferenza Episcopale Italiana, con toni meditati ma fermi e ripetuti - ha aggiunto mons. Schettino - ha avuto modo di sottolineare che senza integrazione non c'è politica migratoria. Alla 58esima assemblea generale della Conferenza episcopale italiana nel giugno scorso, il card. Bagnasco ha ribadito che per governare l'immigrazione non basta concentrarsi sulle sole esigenze di ordine pubblico. La vera sicurezza nasce dall'integrazione". 28 ottobre 2009 |
il SOLE 24 ORE per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.ilsole24ore.com2009-10-2 8Cei contro pacchetto sicurezza: immigrati sono i nuovi cittadini commenti - 7 | Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci 28 ottobre 2009 Commenta la notizia "Dai nostri archivi" Sulla mina immigrati troppi slogan e poche idee Independent: "L'Italia chiama le truppe" Videoforum / Immigrati e sicurezza L'insicurezza non si vince con la faccia feroce Rinviato il pacchetto sicurezza con il giro di vite su criminalità e mafia
"Da più di un anno sentiamo parlare del pacchetto sicurezza che, con la sua insistenza, ha rafforzato il malinteso che sia fondato equiparare gli immigrati ai delinquenti. Poco, invece, si è sentito parlare del 'pacchetto integrazione', di un'impostazione più equilibrata che non trascura gli aspetti relativi alla sicurezza ma li contempera con la necessità di considerare gli immigrati come nuovi cittadini portandoli a e essere soggetti attivi e partecipi nella società che li ha accolti". È quanto ha affermato questa mattina Mons. Bruno Schettino, presidente della Commissione episcopale per l'immigrazione e vescovo di Capua, nel corso della presentazione del Dossier Caritas sugli immigrati che si è svolta a Roma. "La Conferenza Episcopale Italiana, con toni meditati ma fermi e ripetuti - ha aggiunto mons. Schettino - ha avuto modo di sottolineare che senza integrazione non c'è politica migratoria. Alla 58esima assemblea generale della Conferenza episcopale italiana nel giugno scorso, il card. Bagnasco ha ribadito che per governare l'immigrazione non basta concentrarsi sulle sole esigenze di ordine pubblico. La vera sicurezza nasce dall'integrazione". Tale posizione della Chiesa italiana, ha sottolineato mons. Schettino, nasce dalla "concezione del migrante come persona portatrice di diritti fondamentali inalienabili, concezione collegata direttamente con la fede in Dio Padre di tutti. Le decisioni politiche trovano un limite nel rispetto della dignitá delle persone". "È sulla base di queste motivazioni - ha aggiunto ancora il vescovo - che l'eccessiva enfasi posta sul pacchetto sicurezza ha visto perplessa e contrariata la comunità ecclesiale, ai vertici e alla base, specialmente tra le migliaia di operatori pastorali impegnati nel campo dell'immigrazione. È eccessiva la sperequazione tra l'interesse a difenderci da eventuali problemi connessi con l'immigrazione e il dovere di accoglierla". 28 ottobre 2009
|
AVVENIRE per l'articolo completo vai al sito internet http://www.avvenire.it2009-10-27
|
LA STAMPA per l'articolo completo vai al sito internet http://www.lastampa.it/redazione/default.asp2009-10-27
|
LA GAZZETTA del MEZZOGIORNO per l'articolo completo vai al sito internet http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_homepage_03.php?IDCategoria=12009-10-27
|
IL GIORNALE per l'articolo completo vai al sito internet http://www.ilgiornale.it/2009-10-27
|
L'OSSERVATORE ROMANO per l'articolo completo vai al sito internet http://www.vatican.va/news_services/or/home_ita.html2009-10-27
|
IL MATTINO per l'articolo completo vai al sito internet http://www.ilmattino.it/2009-10-27
|
La GAZZETTA dello SPORT per l'articolo completo vai al sito internet http://www.gazzetta.it/2009-10-27
|
CORRIERE dello SPORT per l'articolo completo vai al sito internet http://www.corrieredellosport.it/2009-10-27
|
L'ESPRESSO per l'articolo completo vai al sito internet http://espresso.repubblica.it/2009-10-27
|
PANORAMA per l'articolo completo vai al sito internet http://www.panorama.it/2009-10-27
|
FAMIGLIA CRISTIANA per l'articolo completo vai al sito internet http://www.italysoft.com/news/famiglia-cristiana.html http://www.sanpaolo.org/fc/default.htm2009-10-27
|
SORRISI e CANZONI per l'articolo completo vai al sito internet http://www.sorrisi.com/sorrisi/home/index.jsp2009-10-27
|
PUNTO INFORMATICO per l'articolo completo vai al sito internet http://www.italysoft.com/news/il-punto-informatico.html2009-10-27
|
EUROPA QUOTIDIANO per l'articolo completo vai al sito internet http://www.europaquotidiano.it/site/engine.asp2009-10-27
|
WALL STREET ITALIA per l'articolo completo vai al sito internet http://www.wallstreetitalia.com/2009-10-27
|
|
|
Vai alla HOME PAGE |
Edito in Proprio e Responsabile STUDIO TECNICO DALESSANDRO GIACOMO
Responsabile Per. Ind. Giacomo Dalessandro
Riferimaneti Leggi e Normative : Michele Dalessandro - Organizzazione, impaginazione grafica: Francesca Dalessandro